Il krav maga, letteralmente «combattimento a corta distanza», è una metodologia di autodifesa. È stata ideata e messa a punto da Imi Lichtenfeld, un ex istruttore capo per l’addestramento fisico delle forze armate di Tel Aviv. Più che un’arte marziale, il krav maga è piuttosto una disciplina di adattamento alla lotta da strada, un insieme di strumenti utili a districarsi in situazioni di attacco e di violenza anche estreme.
Nato per essere appreso in breve tempo ed essere usato in situazione di reale pericolo.
Nel krav maga si cerca l’efficacia e la rapidità con cui arrivare al risultato desiderato, che è la neutralizzazione dell’avversario.
Esso è una sintesi armonica di tecniche derivate dalle arti marziali quali JUDO, BOXE, KARATE, il tutto ragionevolmente concatenato, finalizzato in un unico sistema. L’impostazione privilegiata prevede l’attacco a parti “sensibili” del corpo come occhi, gola o genitali, evitando movimenti e azioni macchinose o non alla portata di tutti.
Nelle lezioni verranno proposte tecniche che saranno basate su reazioni istintive e di facile apprendimento anche da persone che non hanno nessuna conoscenza marziale né una preparazione fisica particolare.
Inoltre saranno inserite nell’insegnamento norme di comportamento quotidiano mirate a prevenire aggressioni e minacce. Semplici regole che possono però fare la differenza.